Medinat Al Fayyum

Fayum è un governatorato egiziano situato nell'Alto Egitto settentrionale, a circa 92 chilometri dal Cairo. È la più grande oasi naturale in Egitto ed è caratterizzata dalla sua natura pittoresca e dalle viste incantevoli. Storia della regione di Fayum: 1-Era preistorica: l'area attorno all'oasi ha da tempo attratto coloni per la sua incredibile fertilità, il risultato di una deviazione del Nilo nel Pleistocene che ha trasformato l'arido deserto in un'oasi con un possente lago circondato da terreni arabili e ricco di fauna selvatica. Il nome moderno della regione, Faiyum, è un riferimento a questo, derivante dalla parola copta che significa "mare" o "lago". Con un'eccellente caccia e opportunità per un'agricoltura di successo, non c'è da stupirsi che l'antico popolo d'Egitto si riversasse nell'oasi. È probabile che gli insediamenti formali siano stati stabiliti già nel 5.200 a.C.; sebbene le prove suggeriscano che verso la fine del V secolo a.C. ci fu una siccità che costrinse molti di questi primi agricoltori a migrare lontano dalla zona. 2- Al tempo dei faraoni: all'alba dell'Antico Regno faraonico nel terzo secolo a.C., tuttavia, l'area attorno a Faiyum vide una rinascita di popolarità quando divenne un terreno di caccia preferito per i faraoni dell'antica Menfi (l'odierna Cairo). A quel tempo, l'insediamento più grande e influente nell'oasi si chiamava Shedet. Shedet raggiunse l'apice della ricchezza e dell'influenza durante la XII dinastia, quando Amenemhat I commissionò lavori di canalizzazione che riportarono l'antico mare interno, il lago Moeris, alle sue dimensioni preistoriche. Shedet divenne il centro del culto del dio coccodrillo, Sobek, con molti templi dedicati al suo onore. Ci sono persino prove che gli egiziani allevassero coccodrilli in cattività che venivano tenuti e adorati come incarnazione di Sobek; per questo motivo, i greci conoscevano la città come Krokodilopolis, o Città dei coccodrilli. 3-I Tolomei e oltre: durante l'era tolemaica, Shedet fu ribattezzata prima come Ptolemais Euergetis e poi come Arsinoe, in onore della sorella-moglie di Tolomeo II Filadelfo. Lo stesso Tolomeo, che governò dal 283 al 246 a.C., introdusse un sistema di canali comprendente oltre 200 ruote idrauliche che servirono a prosciugare gran parte del lago Moeris nel tentativo di recuperare più terra arabile, assicurando allo stesso tempo che la terra rimanesse irrigata. Queste ruote idrauliche esistono ancora oggi. Tolomeo invitò i coloni greci ad abitare la terra appena prosciugata, motivo per cui molti degli insediamenti minori attorno all'odierna Faiyum sono dominati da rovine dell'era tolemaica. La città mantenne il nome di Arsinoe sotto i Romani e in seguito, con l'alba del cristianesimo, divenne la sede del vescovado di Arsinoe.

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